La storia dei Tarocchi

Le misteriose origini dei Tarocchi

carte tarocchi arcaniLe origini dei tarocchi non si conoscono con certezza, ma esistono alcune teorie al riguardo.

La prima civiltà a cui è stata attribuita la conoscenza di questa arte è quella egizia. Nell’antico Egitto l’origine di questo mazzo potrebbe provenire dal famoso ‘Libro di Thoth’, o Libro Sacro che si ritiene sia stato realizzato in foglie d’oro per mano del dio egizio Thoth, incaricato di prevedere il futuro e la misura del tempo e che riscuoteva l’ammirazione ed il rispetto da parte di tutto il popolo egizio.

Una tra le reincarnazioni di Thoth, il dio egiziano Hermes, potrebbe essere il creatore degli arcani maggiori; simboli molto simili a quelli impressi in queste carte sono stati ritrovati nella Tavola di Smeraldo, un reperto molto prezioso che è stato scoperto all’interno della sua tomba.

I primi riferimenti ufficiali su i tarocchi si ebbero nel secolo XV in Italia, il mazzo più antico ritrovato è quello dei Tarocchi di Filippo Maria Visconti (1412-1447).

Secondo lo studioso italiano Giordano Berti, in realtà l’inventore dei tarocchi fu il Duca di Milano, si scoprì infatti che alcune delle immagini che si trovano su i tarocchi Visconti, sono uguali a quelle di un mazzo disegnato per il duca nel 1415.

Altri studiosi affermano che le loro origini siano da attribuire al popolo gitano, ed alle loro migrazioni in tutta Europa.

I Tarocchi vennero utilizzati in Italia sin dal XV secolo e durante il XVI secolo si estesero in altri paesi del continente come Francia, Svizzera, Belgio e Germania.

Dal principio le carte dei tarocchi non vennero associate al misticismo e alla magia, fu tra i secoli XVIII e XIX che iniziò l’interazione con le arti occulte e furono adottati da mistici e da società segrete.

Questa tradizione iniziò nel 1781 quando Antoine Court de Gobelin pubblicò ‘Le Monde Primitif’, in cui affermava che i simboli dei tarocchi di Marsiglia rappresentavano i misteri di Iside e Thoth.

Più tardi avrebbe dato un senso alla parola ‘tarocco’ affermando che derivava dalle parole egizie ‘tar’ che significa reale e ‘ro’ che significa cammino. Era chiaro dunque che i tarocchi rappresentavano un cammino reale verso la saggezza.

Sebbene già in passato queste carte furono utilizzate come metodo divinatorio, in realtà fu Aliette che iniziò a pubblicizzarli come tali. L’occultista francese, meglio noto come Etteilla, disegnò il primo mazzo esoterico, aggiungendo connotazioni astrologiche e simboli egizi.cartomanzia 899

Da questo momento la pratica dei tarocchi diventò popolare grazie a personaggi come Marie-Anne Le Normand, che praticava la divinazione durante il regno di Napoleone I.

A poco a poco si estesero dappertutto. Al nord Europa i tarocchi trovarono la mano di Eliphas Levi, che creò l’Ordine Ermetico della Golden Dawn. Secondo alcuni Levi è il vero creatore delle scuole contemporanee dei tarocchi. Levi realizzò ‘Dogma e Rituali dell’Alta Magia’ nel 1854, opera in cui introdusse l’interpretazione delle carte e la relazionava con la Cabala.